“Le difficoltà favoriscono l’automazione”
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René De Koster, Professore di Logistica e Gestione delle Operazioni presso la Rotterdam School of Management, Erasmus University di Rotterdam, Paesi Bassi
Informazioni sull’espertoRené De Koster è Professore di Logistica e Gestione delle Operazioni presso la Rotterdam School of Management (RSM), Erasmus University di Rotterdam, Paesi Bassi. Il Professor De Koster è un pioniere nello studio della movimentazione dei materiali e dirige il Dipartimento di Tecnologia e Gestione delle Operazioni di RSM. Ha pubblicato centinaia di articoli su importanti riviste accademiche del settore ed è stato recentemente nominato il "ricercatore più influente" nel campo della movimentazione dei materiali. La sua ricerca si concentra sulle attività di stoccaggio, sulla movimentazione dei materiali, sulle operazioni nei terminal container, sulla gestione comportamentale delle operazioni e sulla sostenibilità nella logistica.
Mecalux intervista René De Koster, Professore di Logistica e Gestione delle Operazioni nella Rotterdam School of Management (RSM), per analizzare il futuro dei magazzini e l'automazione come soluzione per raggiungere l'efficienza logistica.
Quali conclusioni trae dalla sua ricerca sullo stoccaggio?
Quando 25 anni fa ho iniziato a fare ricerche sullo stoccaggio, non esistevano praticamente studi sulla movimentazione dei materiali. L'unica eccezione è rappresentata dai sistemi di stoccaggio e prelievo automatizzati (AS/RS), ovvero i magazzini con trasloelevatori. Da allora i progressi sono stati notevoli. Negli ultimi dieci o quindici anni abbiamo assistito a un cambiamento di tendenza nella ricerca accademica sull'automazione. L'azienda tecnologica Kiva Systems è stata uno dei precursori di questo cambiamento, pioniera dei sistemi di stoccaggio con navetta che hanno portato a nuovi metodi di movimentazione della merce. I robot sono diventati un tema di ricerca che è molto in voga. Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a un aumento del numero di ricerche accademiche sul comportamento nei magazzini e su come il fattore umano contribuisca alle prestazioni operative.
Qual è la relazione tra il fattore umano e il rendimento del magazzino?
Uno dei principali insegnamenti è che, nelle strutture automatizzate, la produttività delle operazioni non dipende solo dal sistema di stoccaggio stesso, ma anche dal lavoro degli operatori. In effetti, l'impatto del fattore umano nell'automazione è diventato un argomento di ricerca ricorrente. Alcuni studi hanno dimostrato come gli operatori contribuiscano a migliorare la produttività del magazzino. Questi risultati hanno dato ulteriore impulso alla ricerca sul fattore umano come la sicurezza, l'ergonomia, il benessere e la soddisfazione lavorativa.
Per aumentare le prestazioni del magazzino, non è solo essenziale migliorare il lavoro degli operatori, ma anche quello dei manager incaricati di guidare i processi. La gestione dei talenti ha un impatto diretto sulla produttività dei lavoratori. Se un'azienda vuole aumentare la produttività, deve sforzarsi di tirare fuori il meglio dai propri dipendenti e fare in modo che siano contenti di svolgere il proprio lavoro. La soddisfazione sul lavoro è un potente indicatore delle prestazioni a lungo termine.
I magazzini efficienti dispongono di sistemi di stoccaggio e movimentazione ottimali e controllano tutti i processi con un software di gestione
Cosa porta all’automazione dei magazzini?
È più facile automatizzare quando ci sono problematiche nel magazzino. Perché? Le difficoltà portano le aziende ad interessarsi di più all’automazione. Ad esempio, se un'azienda ha bisogno di espandere la capacità di stoccaggio e di produzione, ma non dispone di spazio sufficiente, sarà costretta a cercare soluzioni per risolvere la problematica. Lo stesso vale quando c'è una carenza di personale per svolgere un’attività, come nel caso di aziende che devono lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma non hanno operatori per il turno di notte, o di quelle che devono soddisfare picchi di domanda elevati e non riescono a trovare un numero sufficiente di operatori per svolgere il lavoro. Le difficoltà favoriscono l'automazione. Le aziende spesso puntano sulla robotica anche quando vedono che i loro concorrenti stanno automatizzando: si innesca un comportamento di imitazione.
Come fanno le aziende a decidere che è arrivato il momento di automatizzare?
Molte aziende automatizzano gradualmente i propri magazzini. Non appena prendono in considerazione l'automazione, le società possono scegliere tra una moltitudine di soluzioni che facilitano il passaggio a queste tecnologie. Piuttosto che automatizzare completamente tutte le operazioni, molte aziende iniziano gradualmente, automatizzando attività specifiche come il picking con cobot e robot, per poi espandere l'automazione ad altri processi.
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In che modo le aziende possono garantire consegne rapide con magazzini di decine di migliaia di metri quadrati?
Oggi i magazzini diventano sempre più grandi, fino a superare i 100.000 m2. Nei magazzini di e-commerce, ad esempio, possono essere preparati decine di migliaia di ordini al giorno. Se a questo si aggiunge l'enorme varietà di prodotti e il fatto che ognuno di essi richiede condizioni di stoccaggio specifiche, la sfida logistica è enorme. Un magazzino più grande significa distanze maggiori da percorrere e più tempo per preparare e spedire gli ordini. Garantire consegne rapide in questi casi è una sfida importante, ma molte aziende hanno più che dimostrato che questo obiettivo può essere raggiunto grazie a una progettazione meticolosa del magazzino.
Le aziende devono studiare attentamente le particolarità dei propri prodotti per selezionare i sistemi di stoccaggio e i software di gestione più appropriati, che garantiscano il controllo di tutti i processi. Le aziende spesso combinano alcuni gradi di meccanizzazione con livelli più elevati di automazione. Ad esempio, il criterio "prodotto all’uomo" è molto utile nei grandi magazzini, perché gli operatori rimangono alle loro postazioni di picking in attesa che le attrezzature di movimentazione forniscano loro i prodotti di cui hanno bisogno. Con questa soluzione e una stazione di picking ergonomica, gli operatori possono raggiungere livelli di produttività molto elevati su base continuativa. In breve, garantire consegne rapide significa combinare la giusta progettazione del magazzino con una scelta adeguata dei metodi di picking, una buona gestione dei prodotti, un'attenta pianificazione del lavoro e un elevato grado di automazione. Molte aziende hanno raggiunto il successo, ma non è stato casuale: ha un costo e richiede impegno.
Oltre all'elevato volume di ordini giornalieri, un'altra difficoltà che l'e-commerce deve spesso affrontare è quella dei resi, soprattutto nel settore della moda. Aziende come Zalando devono gestire un gran numero di resi. Queste aziende non solo devono garantire una consegna rapida degli ordini, ma devono anche adattare la loro logistica per processare rapidamente tutti i resi, che possono essere numerosi.
Una grande sfida…
Sì, è una sfida enorme, persino più grande della preparazione degli ordini. Il motivo è che il picking può essere pianificato in larga misura, ma i resi non sono così prevedibili. Inoltre, se non vengono gestiti in giornata, il giorno dopo ne arrivano altri e sarà impossibile gestire tutti i prodotti che arrivano in magazzino. I resi devono essere pianificati con cura e per farlo è necessario disporre dei sistemi adeguati.
I magazzini si stiano decisamente dirigendo verso livelli più elevati di automazione
Lei ha affermato che i magazzini sono essenziali per il nostro stile di vita.
La logistica è indispensabile per garantire che i prodotti siano dove i clienti li vogliono, nel posto giusto, al momento giusto e nella qualità giusta. Non è possibile spedire la merce direttamente da un fornitore in Cina a un negozio dove i clienti ritirano i prodotti. La strada tra il produttore e il consumatore finale è troppo lunga. Durante il viaggio, la merce passa attraverso diversi magazzini e baie di carico. Spesso si tende ad associare il concetto di logistica solo al trasporto, ma si tratta di un processo che va ben oltre. Comprende anche lo stoccaggio, il controllo dell'inventario, operazioni come il cross-docking, il raggruppamento e la ricomposizione dei prodotti, il carico sui camion... Il trasporto è solo una piccola parte della logistica.
Perché le aziende dovrebbero preoccuparsi dei loro magazzini?
Il ruolo della logistica nelle aziende non è sempre ovvio per i CEO e i CFO. La pandemia da COVID-19 ha evidenziato l'importanza dell'organizzazione dei processi logistici. Ad esempio, le aziende automobilistiche che non hanno pianificato bene la logistica si sono trovate a non poter vendere le auto richieste dal mercato perché non avevano abbastanza chip. Non avendo prenotato i chip in anticipo, altre aziende gli sono passate davanti. Questa situazione può verificarsi con qualsiasi tipo di prodotto, indipendentemente dal prezzo: come è possibile che, all'inizio della pandemia, ci fosse una carenza di maschere facciali, un articolo che costa solo pochi centesimi di euro? Anche il più piccolo articolo o componente può essere critico per l'intera supply chain. I processi logistici devono essere pianificati nel dettaglio per soddisfare le esigenze dei clienti. Le aziende che riescono a organizzare al meglio i propri processi logistici saranno quelle di maggior successo e otterranno un vantaggio competitivo. Se la logistica è importante, lo stoccaggio lo è ancora di più: dove stoccare le scorte, come spedirle rapidamente e come renderle disponibili ai clienti sono aspetti cruciali che le società devono considerare per differenziarsi dalla concorrenza.
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Cosa hanno in comune i magazzini efficienti?
In primo luogo, ci sono una serie di potenziali problematiche che, se non prese in considerazione, possono frenare l'attività. Una difficoltà può essere evitata, ad esempio, con un sistema di gestione del magazzino in grado di controllare accuratamente l'inventario, rendendo visibile l'esatta posizione di ogni articolo. Senza un’accurata tracciabilità dello stato e dell’ubicazione dello stock, è impossibile essere efficienti.
La seconda caratteristica comune dei magazzini efficienti è che dispongono di sistemi di stoccaggio e movimentazione ottimali e controllano tutti i processi con un software di gestione. Bisogna anche cercare sistemi che si adattino tra loro, cioè che non siano efficaci solo singolarmente, ma che possano essere integrati in modo efficiente nei processi logistici.
Un altro aspetto fondamentale è la presenza di un buon leader, una persona che conosca il ruolo degli operatori e ne comprenda le necessità. In altre parole: un leader trasformazionale piuttosto che transazionale. Un leader trasformazionale è una persona che dà l'esempio, riconosce il lavoro dei dipendenti, è equo e stimola intellettualmente piuttosto che punire. Il modo in cui vengono trattati i dipendenti è fondamentale, soprattutto nei settori in cui c'è carenza di manodopera.
Come vede il futuro dei magazzini?
Penso che i magazzini si stiano decisamente dirigendo verso livelli più elevati di automazione. Si tratta di una tendenza inarrestabile per molteplici ragioni: pressione dei concorrenti che stanno automatizzando, carenza di manodopera e di spazio. Queste ragioni combinate spingono le aziende a prendere in considerazione l'aumento dei livelli di automazione.
Il passaggio alla robotica è una realtà anche per i fornitori di servizi logistici, che devono assicurarsi di avere sistemi di stoccaggio in grado di soddisfare le esigenze attuali e future dei loro clienti. Gli operatori 3PL spesso investono in robot e automazione per dimostrare ai loro clienti che sono in grado di gestire qualsiasi tipo di operazione. Uno dei vantaggi dell'uso della robotica è che consente alle aziende di essere meno influenzate da situazioni come la carenza di manodopera. I robot possono lavorare 24 ore su 24, anche al di fuori dell'orario di lavoro. L'automazione è una realtà destinata a rimanere.
Quali consigli darebbe alle aziende che stanno considerando l'automazione?
Esistono diversi tipi di automazione sul mercato. Le aziende possono optare per soluzioni che facilitano il criterio "prodotto all'uomo", come sistemi di stoccaggio basati su navette, robot mobili autonomi, veicoli guidati automatizzati per il picking e trasloelevatori. Con l'incorporazione di robot collaborativi si stanno diffondendo anche nuovi metodi di lavoro.
Credo che in futuro assisteremo a un aumento dell'automazione in tutti i tipi di sistemi. Le soluzioni di picking “prodotto all’uomo” sono una tecnologia molto matura e robusta, con il potenziale per portare alla completa robotizzazione delle postazioni di lavoro. Si tratta di una tendenza che si svilupperà rapidamente in futuro. Un'altra tendenza che prenderà piede sarà la crescita delle tecnologie utilizzate per movimentare la merce, come i cobot, i carrelli elevatori automatizzati e i robot mobili autonomi. Le aziende che non vogliono automatizzare tutti i processi possono investire progressivamente in soluzioni robotiche. Il graduale passaggio a questi sistemi automatizzati li rende un'opzione interessante e conveniente.