Esistono differenti tipologie di picking pensate per realizzare la selezione e il prelievo di unità di carico di dimensioni più piccole, quali i contenitori e i prodotti sfusi, casse e contenitori. Questi supporti permettono di sveltire le operazioni di picking, ma funzionano in maniera completamente differente dal pallet.
Dato che la modalità di movimentazione della merce all’interno dell’impianto e le procedure di picking rappresentano un costo elevato per le aziende, vale la pena analizzare ogni aspetto dettagliatamente già in fase di progettazione, proprio per evitare una ripercussione economica (negativa) sul magazzino.
In un magazzino possono convivere diversi tipi di sistemi per la preparazione degli ordini o picking a seconda delle caratteristiche dei prodotti.
- Scaffalatura classica leggera
- Scaffalatura classica leggera con passerelle
- Scaffalatura classica leggera su basi mobili
- Scaffalature per picking servite con commissionatore
- Scaffalature per pallet servite con commissionatore
- Scaffalature portapallet servite da carrelli trilaterali combinati
- Scaffalature a gravità per picking
- Scaffalature a gravità per picking con pick-to-light
- Magazzino automatico servito da trasloelevatore miniload
Il primo passo consiste nell'individuare la logica di prelievo che meglio si adatta alle proprie esigenze tra le tre più diffuse:
- Picking “uomo alla merce”: questo approccio prevede che sia l’operatore o l'addetto al picking a spostarsi all’interno del magazzino e a raggiungere l’ubicazione/vano in cui è contenuta l'unità da prelevare.
- Picking “merce all'uomo”: È il caso opposto. L’operatore non si muove, ma è una macchina a trasferire la merce fino alla postazione di picking. Il lavoro manuale migliora grazie all'applicazione di una serie di criteri che garantiscono l'ergonomia del picking.
- Picking a sistema misto. È una combinazione delle due logiche di prelievo appena spiegate e richiede il lavoro combinato di più sistemi di stoccaggio. Questo approccio è giustificato quando in un magazzino sono presenti codici con caratteristiche che richiedono sistemi di stoccaggio e movimentazione specifici.
Picking "uomo alla merce"
Il principio di picking man-to-goods è indicato per le aziende i cui prodotti presentano un indice di rotazione che varia continuamente, poiché è legato al comportamento del mercato, all'oscillare delle vendite o ai picchi stagionali. Per applicare questo principio si ricorre ai sistemi di stoccaggio tradizionali - scaffalature per pallet o contenitori - che portano due grandi vantaggi: una grande facilità di installazione e un notevole risparmio sull'investimento iniziale.
Il principio "uomo alla merce" costa meno, però è anche vero che il livello di efficienza e il numero dei prelievi effettuati ogni ora è basso. A incidere è l'errore umano, completamente assente nelle soluzioni automatizzate (e pertanto più efficienti).
In definitiva: questo principio aumenta la flessibilità e permette di lavorare con indici di rotazione lenta (C) e un parco referenze più vasto. I contro? Una certa perdita dei livelli di efficienza operativa.
Picking "merce all'uomo"
Il prelievo goods-to-man è un metodo di prelievo che fa perno sui sistemi automatici. In questo modo, un sistema di trasporto senza operatore che può essere semiautomatizzato o completamente automatizzato si occuperà del prelievo dell'unità di carico, facendola arrivare direttamente nella postazione in cui si trova l'operatore.
Seppur gli investimenti iniziali risultino più onerosi, il prelievo automatizzato risulta più efficiente nel breve e lungo termine, mostrando un ROI rapido. Vale la pena sottolineare che non tutti i sistemi automatici si adattano alle oscillazioni degli ordini o ai picchi stagionali (per via della poca flessibilità offerta).