Domanda aggregata: significato, formula e curva
Il trattato più importante dell’economista John Maynard Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, gettò le basi per i concetti di domanda aggregata e offerta aggregata. Ma cosa significa il primo concetto?
Cosa s’intende per domanda aggregata?
La domanda aggregata è la quantità di beni e servizi prodotti da un’economia nazionale che tutti gli agenti, compresi quelli stranieri, sono disposti ad acquistare in un determinato periodo di tempo. Questo aggregato macroeconomico è composto dalla somma dei bisogni individuali dei soggetti economici: famiglie, imprese, settore pubblico e altri attori. È conosciuto anche con l'acronimo DA.
È quindi direttamente associato ai cambiamenti nell’offerta monetaria, nel reddito e nella spesa pubblica, ma è inversamente collegato ai prezzi e alle tasse. La sua grandezza sarà sempre pari a quella del prodotto interno lordo o PIL, ma la sua prospettiva di calcolo è diversa. Se il PIL viene misurato considerando la produzione di beni e servizi, la domanda aggregata tiene conto della loro acquisizione.
Come si calcola la domanda aggregata?
Per conoscere questo indicatore si possono utilizzare gli stessi metodi utilizzati per sapere il PIL. Tuttavia, la domanda aggregata si calcola dal punto di vista di ciò che viene consumato invece di quello che la società genera. Per questo motivo considerano aspetti quali le spese dei privati, gli investimenti, la spesa della pubblica amministrazione e le esportazioni nette.
La formula che ci permette di individuare qual è la domanda aggregata di un Paese è la seguente:
DA = C + I + G + (X - M) |
È il risultato della somma di:
- Consumi privati (C). Quegli articoli richiesti dalle famiglie e dai singoli individui.
- Investimenti privati (I). Si tratta di acquisizioni che fanno le aziende, ma anche di investimenti come le case. Di solito sono finanziati da risorse esterne, quindi dipendono direttamente dai tassi di interesse.
- Spesa pubblica (G). Costo di beni e servizi di interesse generale.
- Esportazioni nette (X - M). È la differenza tra esportazioni e importazioni.
Qual è la curva della domanda aggregata?
Conoscere questo modello macroeconomico è utile per distinguere le fluttuazioni economiche a breve termine e capire come influenzano le politiche economiche. La curva DA descrive la relazione tra la quantità di beni e servizi richiesti e il livello dei prezzi aggregati in uno scenario in cui, ad eccezione del livello dei prezzi (P) e del livello di produzione aggregata o PIL reale (Y), il resto dei fattori rimane invariato. Il seguente grafico è un modo per visualizzare il numero di prodotti che i consumatori sono disposti ad acquistare per ogni livello di costo.
Cosa succede quando la domanda aggregata aumenta? In questo caso, la curva si sposta verso destra, cioè, si incrementa per qualsiasi livello di prezzo. Al contrario, se la DA diminuisce, la linea si muove verso sinistra.
Cos’altro provoca lo spostamento della curva? I fattori che lo condizionano sono i seguenti:
- Aspettative dei consumatori. Se la visione sulla congiuntura economica è ottimista, le aziende e gli utenti spenderanno di più.
- Variazioni della ricchezza. Se il potere d’acquisto delle famiglie cresce, sarà più semplice stimolare la domanda aggregata.
- Cambiamenti del capitale fisico. Per quanto riguarda le imprese, e se tutte le altre variabili rimangono costanti, il denaro destinato agli investimenti dipenderà dal capitale posseduto in precedenza. Le grandi spese portano spesso a fasi caratterizzate da un calo degli investimenti.
- Politica fiscale e monetaria. La banca centrale e il settore pubblico possono modificare la domanda aggregata con politiche restrittive (fino a diminuirla) o espansive, con il proposito di incrementarla.
- Economia mondiale. Una crescita del reddito del resto dei Paesi può favorire le esportazioni. Il tipo di cambio della moneta è un altro elemento che influenza la vendita di beni di un Paese, poiché quando la moneta di uno stato si rafforza rispetto ad altre valute, le sue esportazioni tendono a diminuire.
Come influisce la domanda aggregata sull’economia?
Ci sono tre ragioni per cui la curva della domanda aggregata ha un’inclinazione negativa:
- Effetto ricchezza. Quando gli importi da pagare per beni e servizi sono bassi, le persone si sentono più ricche e vogliono spendere di più.
- Effetto del commercio internazionale. Quando i prezzi si abbassano e i beni e i servizi nazionali sono più economici di quelli stranieri, le esportazioni crescono.
- Tasso di interesse o effetto Keynes. Incrementando il potere d’acquisto, le famiglie fanno meno sforzi per acquistare beni e servizi, il che consente alle banche di stanziare più denaro per i prestiti e ciò provoca una discesa dei tassi d’interesse. A sua volta, questa situazione porta le imprese e le famiglie a investire di più.
Dati per interpretare la domanda aggregata
I Responsabili della supply chain devono saper interpretare la domanda aggregata per affrontare al meglio il demand planning. In questo modo saranno in grado di fare previsioni accurate sulle scorte, una gestione rigorosa dell’inventario e ottenere previsioni realistiche di spese e guadagni. Naturalmente, per fare ciò, devono disporre di un database all’avanguardia.
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