Indice di rotazione magazzino: cos'è e come si calcola
L'indice di rotazione è un indicatore di fondamentale importanza per le imprese in quanto fornisce al management una visione dell'andamento delle risorse presenti nel magazzino. Grazie all'indice è possibile elaborare le strategie di gestione dello stock e conoscere il valore delle merci conservate in magazzino.
Definizione di indice di rotazione del magazzino
L'indice di rotazione (o delle scorte, in inglese inventory turnover) indica il numero di volte in cui si è rinnovato completamente un determinato prodotto all'interno di un magazzino nell’arco di tempo preso in esame (un anno, un mese, un quadrimestre ecc.). Si tratta di un indicatore importante per calcolare qual è il tempo necessario affinché i mezzi finanziari investiti nelle merci vengano recuperati.
Se si parte da questa definizione, e una volta compreso il significato di indice di rotazione, è possibile dividere le merci in due grandi categorie:
- Gli articoli ad alta rotazione: questi prodotti solitamente indicano che si sta realizzando una gestione efficiente, perché il capitale, rappresentato dalle merci immobili sugli scaffali, si muove con frequenza e apporta benefici.
- Prodotti a bassa rotazione: questo tipo di prodotti vanno controllati da vicino, in quanto un prodotto fermo in magazzino è interpretabile come un segnale di una gestione delle scorte poco efficiente.
Come si calcola l'indice di rotazione?
La formula per calcolare l'indice di rotazione delle scorte è semplice. Questo valore si ottiene dividendo la quantità totale venduta (a prezzo di costo) in un determinato periodo (un anno ad esempio) per la giacenza media dello stesso periodo.
Indice rotazione delle scorte = Vendite / Giacenza
Facciamo un esempio: immaginiamo di vendere 30.000 euro di prodotti all'anno a prezzo di costo, e la media del valore delle scorte è di 10.000 euro, otterremo un indice pari a 3. Ciò significa che quel determinato stock di prodotti si rinnova tre volte all'anno.
Un quoziente di 365, invece, ci indicherebbe che i prodotti si vendono giornalmente, per cui l'inventario è inesistente e il costo pari a zero. Quanto più lontano si posiziona il quoziente dell'indice dal valore "uno", maggiore sarà la rotazione delle scorte.
Da tutto ciò si deduce che un aumento del valore dell'indice è da accogliere positivamente, poiché significa che le risorse non restano immobili in magazzino, ma stanno producendo valore (e minori costi per le aziende).
Di conseguenza, l'indice va monitorato continuamente, in quanto è fondamentale per prendere decisioni strategiche. Una buona lettura e interpretazione dell'indice può:
- Far virare un'azienda verso l'outsourcing logistico.
- Portare a una modifica dei termini e condizioni con i fornitori.
- Giustificare un revamping di determinate aree dell'impianto, magari per velocizzare la preparazione degli ordini e migliorare i tempi di consegna (per liberare rapidamente il magazzino).
L'indice di rotazione si può poi utilizzare per il calcolo dell'indice di giacenza media. Questa formula serve a calcolare il tempo di permanenza in magazzino di un determinato prodotto. In altre parole, serve a determinare quanto tempo occorre per vendere lo stock di un prodotto.
La formula per calcolare l'indice di giacenza media è:
Giacenza media in magazzino = 365 / Indice di rotazione
Supponiamo quindi che nel nostro magazzino esista un prodotto con un indice di rotazione di 2. Ciò significa che in un anno questo prodotto resta sugli scaffali 182,5 giorni, pertanto è una rotazione lenta da analizzare con attenzione, poiché potrebbe convertirsi in un costo extra per l'impresa.
Grazie a questo calcolo è possibile individuare gli articoli obsoleti e agire di conseguenza: modificare l'ubicazione, razionalizzare gli spazi, ripensare i sistemi di stoccaggio ecc.
1. Indice di rotazione alto: costi operativi onerosi
Generalmente si tratta di un indicatore positivo che viaggia in parallelo con buoni dati di vendita. Lavorare "ad alta rotazione" suppone però un lavoro di ingegneria complesso senza il quale sarebbe impossibile mettere in piedi le fasi operative. Un magazzino in cui le merci "ruotano" continuamente presenta dei costi di gestione elevati, in quanto la movimentazione delle merci e la preparazione degli ordini devono essere assolutamente efficienti.
L'industria della moda e del food & beverage, ad esempio, lavorano con indici di rotazione alti e grandi quantità di referenze. Quando si lavora con questi parametri e a queste velocità, è opportuno avere una visione totale e aggiornata delle merci presenti in magazzino e delle scorte di sicurezza, onde evitare eventuali rotture di stock.
2. Indice di rotazione basso: pericolo obsolescenza
Un indice di rotazione basso potrebbe indicarci che abbiamo una quantità eccessiva di stock in magazzino. Inoltre va notato che un inventario immobile, oltre a rappresentare un costo per l'azienda, crea il rischio di obsolescenza.
Per evitare un eccesso di stock in magazzino, numerose imprese adottano strategie commerciali mirate: sconti, svendite, offerte lampo o liquidazione. Nell'ambito del manufacturing e della produzione, è invece tollerabile mantenere una rotazione dell'inventario bassa (come avviene nell'industria automotive, i cui tempi di obsolescenza sono molto più lunghi).
Ad ogni modo l'equilibrio è sempre la soluzione migliore: la rotazione ideale deve avvicinarsi al tempo minimo necessario per rinnovare i prodotti venduti, limitando cosí la permanenza in giacenza.
Indice di rotazione e layout magazzino
L'indice di rotazione delle scorte si riflette sia sul layout, sia sul funzionamento del magazzino:
- Zoning del magazzino: l'indice di rotazione è un elemento chiave per pianificare il layout del magazzino. L'indice di rotazione e l'analisi ABC determinano la disposizione dei prodotti e le relative politiche di routing per accedervi.
- La capacità di stoccaggio: la superficie disponibile da destinare alla conservazione dei prodotti determina sia l'allocazione degli articoli, sia la velocità delle operazioni di movimentazione.
- Flussi di magazzino: in presenza di prodotti con un diverso indice di rotazione è necessario ricorrere a software per gestire i flussi più complessi.
Indice di efficienza
Come si verifica se il proprio indice di rotazione è competitivo? Il primo passo consiste nell'allineare l'indice di rotazione della propria azienda con quello del settore di appartenenza. Ciò permette di operare con i livelli di efficienza minimi richiesti dal mercato.
Il secondo nel far ruotare le scorte in modo da guadagnare vantaggio competitivo e battere la concorrenza in termini di profitti generati a parità di investimenti.